Pseudonimo di
Alessandro Bonvicino. Pittore italiano. È
considerato tra i maggiori esponenti della pittura bresciana e lombarda del
Cinquecento. Compì la propria formazione presso l'artista bresciano F.
Ferramola. Nella sua produzione seppe originalmente fondere elementi della
pittura lombarda (V. FOPPA) e veneta, e creò alcune importanti
premesse per la successiva rivoluzione figurativa attuata da Caravaggio.
Trascorse la sua vita quasi interamente a Brescia, eccetto occasionali soggiorni
a Bergamo, a Milano e a Venezia, dove assimilò motivi di Lotto e
Giorgione. Tra le sue opere citiamo:
Incoronazione della Vergine
(Brescia, S. Nazaro), la
Caduta di Simon Mago (Brescia, Seminario), il
Ritratto del conte Sciarra Martinengo (Londra, National Gallery),
Cena
in Emmaus, Cristo e l'Angelo, Adorazione dei pastori (Brescia, pinacoteca
Tosio-Martinengo), la
Cena in casa del fariseo (Brescia, S. Maria
Calchera),
Santa Margherita (Brescia, S. Francesco) (Brescia 1498 circa -
1554).